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Intervista al direttore artistico Gisella Calabrese su Gaia Italia

manifesto visioni corte 2014

Intervista al direttore artistico di “Visioni Corte Film Festival”, Gisella Calabrese, su GaiaItalia.com

Gisella Calabrese è, insieme a Giuseppe Mallozzi, l’anima del Festival Visioni Corte, una magnifica kermesse di cortometraggi da tutto il mondo, di altissimo livello culturale, con corti di eccellente fattura che si tiene a Minturno (LT) per il terzo anno consecutivo. Da quest’edizione, l’idea di inserire anche lungometraggi e quindi ampliare nel prossimo futuro la partecipazione anche ad autori di cortometraggi.
Abbiamo posto a Gisella Calabrese, direttrice artistica della manifestazione, alcune domande sulle novità più importante dell’edizione 2014 della manifestazione. Trovate le risposte di seguito.

Torna Visioni Corte, novità rispetto alla scorsa edizione?
Terza edizione e tanti cambiamenti, a partire dal nome. Abbiamo deciso di aggiungere Film Festival in previsione di un ampliamento della nostra rassegna per il prossimo futuro (ma non voglio dire nulla di più, per ora). Altra novità è la durata: faremo cinque giorni pieni di proiezioni e tutte nella suggestiva location del Castello Baronale di Minturno, a cui vanno ad aggiungersi due matinee dedicati, uno per corti scolastici e l’altro ad una proiezione di film fuori concorso su tema sociale. Inoltre monteremo uno schermo panoramico nuovo e più grande, per dare ancora più risalto alle pellicole e rendere l’idea di essere in un vero cinema. Abbiamo cambiato anche la grafica del nostro materiale cartaceo, il sito internet e aggiunto nomi prestigiosi alla nostra già ammirata giuria tecnica. Inoltre, ai fini squisitamente legati al concorso, abbiamo scorporato la categoria CortoFiction, dividendola in sezione Italia e International, per rendere ancora più equa la competizione. Infine, oltre ai sette premiati (il miglior film per categoria), abbiamo previsto quattro riconoscimenti speciali più “tecnici”: miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior attore e attrice protagonista. Insomma, abbiamo rivoluzionato un bel po’ di cose, in previsione di un cambiamento più radicale per l’anno prossimo.

Quanti cortometraggi?
Hanno partecipato alla selezione quasi 400 cortometraggi, grazie anche ad un nuovo meccanismo di iscrizione online che ci ha permesso di ricevere con un solo click film provenienti dall’altra parte del mondo in meno di un minuto. Tante opere stupende, altre meno. La selezione è stata durissima, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione di film stranieri, in cui spesso la differenza di qualità è davvero lieve. Belle novità, temi importanti, spunti originali e – qui sono un po’ di parte, lo ammetto – quest’anno abbiamo avuto tante registe donne, un dato che mi ha molto inorgoglito. In finale sono giunti ben 18 nomi femminili, è la prima volta che ne abbiamo così tante e spero che diventino sempre di più. In questo ambiente, così prettamente maschile, è difficile per una donna farsi largo. E lo dico anche per esperienza personale, essendo io stessa una rarità in qualità di Direttore Artistico. Non voglio svelare nulla (anche perché ancora non lo sappiamo, la giuria è in fase di valutazione), ma alcuni tra i film secondo me più papabili per la vittoria sono proprio realizzati da donne. Staremo a vedere, sarà una bella battaglia.

I paesi coinvolti?
Anche quest’anno abbiamo ricevuto film da quasi tutto il mondo. Molti i film europei, soprattutto francesi, belgi, e spagnoli, tutti sempre davvero ben fatti. Sono una meravigliosa garanzia. Inoltre qualche new entry come Siria, Svizzera, Polonia, Austria, Lussemburgo, Kosovo, Portogallo e Danimarca. Russia e Ucraina si riconfermano con film particolari e sempre ben realizzati, molto intensi. E poi ancora Inghilterra, Germania, Romania. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo avuto diverse partecipazioni dal Brasile, poi Congo, Perù, Corea del Sud, Giappone, un maggior numero di film dagli Stati Uniti e poi Emirati Arabi e Canada. Ovviamente non sono passati tutti, ma è stato bello conoscere un punto di vista differente con cui guardare le cose. Apre la mente e gli orizzonti.

La qualità delle produzione che avete visionato?
Un terzo circa dei film che abbiamo ricevuto ha mantenuto un livello qualitativo davvero notevole, probabilmente persino superiore alla già altissima qualità dell’anno scorso, sia per quanto riguarda gli italiani che gli stranieri. La parte più difficile, dopo le prime tre selezioni, è stata quella di ridurre di quasi sei ore una programmazione che era già perfetta così com’era, ma abbiamo dovuto fare delle scelte, talvolta anche dolorose, lasciando fuori film davvero molto belli. Ci siamo rammaricati invece del fatto che la sezione CortoZero quest’anno non è stata all’altezza delle precedenti edizioni (almeno la maggior parte) ed infatti pochissimi, tra quelli ricevuti, hanno raggiunto la finale. Di contro, siamo stati sorpresi dai CortoSchool che hanno superato le aspettative e gli standard degli anni addietro. Ma forse, la categoria che ci ha più colpito quest’anno è quella dei documentari, e non solo per la numerosa partecipazione: abbiamo delle vere perle in gara. In questi tre edizioni ho potuto appurare che, in fondo, i film sono come il vino: vanno ad annate.

Ospiti? Importanti, conosciuti o non importa?
E’ sempre difficile trovare degli ospiti illustri che si prestino a presenziare ad eventi come il nostro senza un ritorno economico. Lo dico con consapevolezza, ma anche con una punta di rammarico. Per una cittadina come la nostra – e soprattutto per una piccola associazione culturale quale siamo – riuscire a portare un ospite che sia conosciuto al grande pubblico per noi non è indispensabile, ma di fatto è quasi un’esigenza, perché ci permette di arrivare anche a spettatori un po’ “pigri” che hanno bisogno di una “spintarella” per avvicinarsi al meraviglioso mondo dei cortometraggi e affezionarsi al nostro festival. Ovvio che se non riusciamo nell’intento pazienza, quello che conta per noi sono i film in gara e chi li ha realizzati, ma è anche e soprattutto per i registi partecipanti che l’ospite d’onore diventa uno stimolo in più, un professionista da cui imparare, un contatto da mantenere. Nelle prime due edizioni abbiamo avuto due persone splendide, Pietro De Silva prima e Vladimir Luxuria poi e la loro presenza ha senz’altro arricchito – soprattutto umanamente – il nostro festival. Quest’anno siamo molto felici di avere con noi Gabriele Pignotta, giovane autore, attore e regista romano che ha alle spalle una grande fama a teatro, ma che si è fatto finalmente conoscere al grande pubblico col suo primo lungometraggio “Ti sposo ma non troppo” con Vanessa Incontrada. Gabriele, oltre ad essere una bella persona, è anche una bella penna, brillante e divertente ed infatti ha collaborato alla sceneggiatura dell’ultimo film di Carlo Verdone “Sotto una buona stella” ed ora è al lavoro sul nuovo film di De Laurentiis. Per tutto lo staff di Visioni Corte è un piacere doppio, perché Gabriele è stato da noi il primo anno del Festival in veste di partecipante, vincendo nella categoria CortoFiction col suo corto “Il primo giorno di primavera”. Ci piace pensare di avergli portato fortuna e che anche lui ne abbia portata a noi. Non riesco ad immaginare nulla di più significativo per un regista vincitore che ricevere il premio da un artista che solo qualche anno fa era al suo posto e che oggi procede a vele spiegate nel mondo cinematografico.

Difficoltà politiche e finanziarie? Svisceriamole…
Questo continua ad essere un tasto dolente. Trovare i fondi per realizzare un Festival come lo intendiamo noi, ben organizzato, professionale, qualitativamente impeccabile è impresa sempre più complessa. Non riceviamo grandi aiuti, anzi… E’ pur vero che il periodo è difficile, noi non abbiamo grandi pretese, ma ci piacerebbe che il nostro lavoro venisse apprezzato almeno un pochino in più da chi ci amministra, dato che creiamo anche un certo indotto turistico in un periodo che qui si potrebbe definire “clinicamente morto”. Eppure abbiamo così tanto da offrire! Ad ogni modo non ci fermiamo e proseguiamo con il nostro entusiasmo e le nostre convinzioni. La massiccia partecipazione dei film e delle persone che vengono a vederli per noi è la ricompensa più grande. Avremo modo e tempo di prenderci anche altri tipi di soddisfazioni e prendere delle decisioni logistiche diverse.

Quando si terrà Visioni Corte?
La terza edizione di Visioni Corte Film Festival avrà luogo da martedi 14 fino a sabato 18 ottobre, a partire dalle 20,45 tutte le sere. Cinque giornate di grande cinema internazionale, 21 Paesi in gara, 70 cortometraggi divisi tra fiction, animazione, documentari e musica. Sette categorie per sette vincitori a cui si andranno ad aggiungere altri quattro premi speciali. Insomma, saranno giorni intensi e ricchi di tante emozioni contrastanti. Vi faremo ridere, piangere, divertire, arrabbiare, commuovere e riflettere. Ne abbiamo davvero per tutti i gusti. Vi aspettiamo numerosi!

Recarsi a Minturno (LT) per questa cinque giorni di ottimo cinema è quasi un dovere, qualora abbiate tempo e possibilità. Noi dal canto nostro, ci saremo, certi di poter godere, come lo scorso anno, della visione di eccellenti cortometraggi e della bella atmosfera di Visioni Corte.

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