Visioni Pasoliniane: omaggio a Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della morte
A 40 anni dalla morte, Visioni Corte Film Festival dedica la 4^ edizione a Pier Paolo Pasolini con una piccola retrospettiva in un matinee speciale presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno.
La vita e la dinamica della morte del grande scrittore e regista friulano, avvenuta il 2 novembre 1975, ci raccontano la storia della disinformazione del potere, intuizione attuale in un periodo di antidemocraticità della tv e di liste di proscrizione.
Questa manifestazione, nel quarantennale della morte di Pasolini, che trovò nella Settima Arte la massima libertà di espressione, regalando al cinema italiano e al mondo intero capolavori indimenticabili come “Accattone”, “Mamma Roma” e “Il Vangelo secondo Matteo”, si propone di riflettere sul pensiero e sull’opera di uno dei più grandi intellettuali italiani del dopoguerra, in un periodo in cui si sente la mancanza di una voce che si erga al di là di qualsiasi appartenenza politica e culturale.
La mattinata, che rientra nelle iniziative promosse a livello nazionale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo concedendo anche il logo ufficiale a Visioni Corte Film Festival, cercherà di restituire il senso di quella “scrittura della realtà” nella quale Pasolini trovò la massima libertà di espressione.
All’evento, mirato agli studenti del quinto anno ma aperto a tutta la cittadinanza, che si svolgerà Venerdì 9 Ottobre 2015, alle ore 11,30, interverranno l’Avv. Stefano Maccioni, legale della famiglia Pasolini che ha fatto riaprire il caso sulla morte dell’autore, e la criminologa Immacolata Giuliani che parlerà dei “cold case” italiani. Sarà proiettato anche il mediometraggio “La Ricotta” interpretato da Orson Welles. L’incontro, moderato dalla giornalista Angela Nicoletti, sarà aperto dai saluti del dirigente scolastico Amato Polidoro e introdotto dal direttore artistico di Visioni Corte Film Festival Gisella Calabrese e dal giornalista Giuseppe Mallozzi, presidente dell’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse”.
LA RICOTTA (1963)
Quarto episodio del film “RoGoPaG.”
Fotografia Tonino Delli Colli; architetto Flavio Mogherini; costumi Danilo Donati; commento e coordinamento musicale Carlo Rustichelli; montaggio Nino Baragli; aiuto alla regia Sergio Citti, Carlo di Carlo.
Interpreti e personaggi Orson Welles (il Regista, doppiato da Giorgio Bassani); Mario Cipriani (Stracci); Laura Betti (la “diva”); Edmonda Aldini (un’altra “diva”); Vittorio La Paglia (il giornalista); Maria Berardini (la stripteaseuse); Rossana Di Rocco (la figlia di Stracci).
È il terzo film di Pasolini e in esso, ancora una volta, il registra privilegia una storia che fa capo agli strati più umili ed emarginati della società – tutte le comparse, i generici, i figuranti del “film nel film” la cui storia viene narrata (e che rappresenta la Passione di Cristo) sono dei sottoproletari, dei “morti di fame” in senso letterale, come ci dirà lo stesso Pasolini attraverso l'”enorme mangiata” di ricotta rappresentata quasi a conclusione del film e della vita stessa di Stracci. Ma compare anche la borghesia, nei panni rozzi e volgari del produttore e del suo entourage. E viene anche “messa in scena” l'”integrazione sociale” cui sembra essere pervenuto il regista “marxista” (interpretato da Orson Welles).
VISIONI PASOLINIANE
Venerdì 9 Ottobre – Ore 11,30
Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti”
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